Tanto tempo fa,a Cluny in Borgogna, se non erro nella Francia orientale, c'era una grande Abbazia, che poi l'incuria umana distrusse nel tempo, privandoci di una splendida e maestosa dimora monastica e di una biblioteca fra le più importanti d'Europa. Bene, a quel tempo, i monaci cluniacensi ebbero la felice idea di darsi delle regole proprie o per lo meno ammorbidire quelle che c'erano. E si dotarono al tempo di regole più morbide, rispetto a quelle dettate da Benedetto da Norcia, ritenute troppo rigide, evidentemente. Ed allora il famoso"ora et labora" benedettino divenne "ora et basta".
Loro, i monaci, dopo la sveglia data dal suono della campana nelle primissime ore del mattino, alle due, si riunivano in una delle chiese dell'Abbazia e sino alle cinque del pomeriggio, intonavano circa un centinaio, o forse più, salmi, lasciando alla servitù ed ai contadini i lavori manuali e della terra. Insomma, i contadini dovevavo anche provvedere non solo al proprio sostentamento, ma anche a quello dei monaci, che intanto cantavano. Ma le terre erano dei monaci, ed allora: o lavori caro contadino, o non mangi.Il tutto accadeva dal '900 a seguire.
Trasposizione nel futuro. Arriviamo al giorno d'oggi.
Un pò, direi, quello che passa nella politica italiana da un pò di tempo a questa parte. Loro, i politici, senza abiti monastici; si riuniscono per ore ed ore, a parlare a discutere e quindi decidere, e imporre. Democraticamente. Al popolo, il compito di lavorare e produrre. Di inventarsi il lavoro, quando non esiste.Loro, i politici, non si svegliano mai alle due, come i vecchi monaci; a quell'ora, caso mai vanno a coricarsi, dopo aver discusso per ore, per offrire saggezza ed opportunità per la nazione. E regole. E sacrifici. Costantemente.
Come dire, il sacrificio del povero per il benessere del ricco.Per loro, i politici, val bene una deformazione del detto benedettino "ora" che tutto vada bene, e poi aggiungo il "basta" clunaciense.
Come dire, il sacrificio del povero per il benessere del ricco.Per loro, i politici, val bene una deformazione del detto benedettino "ora" che tutto vada bene, e poi aggiungo il "basta" clunaciense.
Insomma non sempre l'abito fa il monaco, ma lo rende pur sempre un uomo di chiesa. E, forse, qui sta l'equivoco.
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