martedì 29 novembre 2011

NON CHIUDETE QUELLA FINESTRA PER GLI ITALIANI NEL MONDO

E' strano il quotidiano.Quando guardi e commenti, lontano decine di migliaia di chilometri dalla tua terra, ciò che accade proprio su quel suolo natio o di origine, ti arriva la notizia che quella finestra che è la Rai Internazionale, anche con i suoi programmi autoprodotti,debba essere chiusa. In nome di cosa? Mi chiedo e lo domando. In nome di cosa, in nome di un ritorno economico poco appetibile; in nome della crisi che ci avvolge e ci conivolge? In nome di un gioco delle parti? Questo si , questo no! Davvero strano, il quotidiano  vivere. Nessuno nasconde la crisi, ci hanno già provato altri con scarsi risultati, nessuno nasconde l'emergenza che non è solo italiana, si badi bene. Nessuno pensa che si debbano dilapidare patrimoni economici, ma possibile, che si debba proprio andare a chiudere, quella grande finestra che ci fa affacciare al mondo e, dalla quale i milioni di italiani e non ,che son sparsi in continenti diversi dall'Europa guardano la propria terra lontana? No, signori, così non va. Io conosco benissimo la realtà degli emigrati italiani in Argentina, Uruguay , Stati Uniti, perchè vivo in mezzo a loro da anni; io so cosa vuol dire trovarsi di fronte ad un emigrato che mai è potuto tornare in Italia per motivi economici, soprattutto chi vive  in sudamerica, io so quale grande ferita lacera il loro cuore, senza proferir parola; so che cosa pensano, cosa vorrebbero fare, ma non possono. So che la principale, e spesso unica fonte, alla quale si abbevera la loro profonda nostalgia è quella Rai Internazionale, che ogni santo giorno accende le loro speranze, rinnova allegria nei loro cuori, accende di luce luminosa i propri occhi, per poter dire ai propri figli o nipoti nati in quelle terre lontane: ecco la mia Patria, la mia terra, la mia Italia.
Ed allora, voi che potete  signor Presidente della Repubblica ,signor Presidente del Consiglio, annullate questa assurda decisione di tagliare fondi a questa rete, a questo servizio pubblico;il mio è solo uno scrivere dettato dal sentimento, senza calcoli enconomici e quant'altro; pensate almeno un poco a chi da lontano vorrebbe calcare il suolo italiano , che è il proprio, e non può più, e solo guarda all'Italia, alla propria Patria, attraverso quella finestra che si spalanca sulla terra d'origine. Quella finestra che qualcuno vorrebbe chiudere, con il solo unico scopo, di azzerrare la speranza di milioni di italiani nel mondo.Ci si rifletta e bene.