venerdì 10 febbraio 2012

10 Febbraio 2012 - IL VENERDI' LETTERARIO. Oggi scriviamo di... "Gente calderaia" il libro di Franco Michele Greco

Una vecchia foto tratta dal libro
Un libro che ci porta indietro nel tempo, non remotissimo,ma abbastanza, per voler a volte ritornare a vivere quelle emozioni che il tempo antico sapeva dare. Franco Michele Greco,calabrese, nato in quella grande periferia urbana di Buenos Aires, terra densa di emigrati calabresi, e che ora vive a Dipignano,ha voluto scavare nella memoria di un mestiere antico, per darci quelle sensazioni dolci del passato. Ha voluto scavare nella memoria, ricordando ciò che fece suo padre:lavorare il rame.Un bel tuffo,in quella comunità di un piccolo paese dell'entroterra cosentino, Dipignano, ricca di "calderai" , mani sapienti, che hanno saputo lasciare, tramandati da padre in figlio, una nobile tradizione artigiana. Ed è proprio agli artigiani del rame che Greco si rivolge, per capire e poi raccontare il loro lavoro quotidiano, in un incedere del tempo che va dal mattino a notte fonda, quando la giornata di lavoro termina e le piccole botteghe vengono chiuse, in attesa del domani, di un'altra giornata di fatica. L'autore scorre il tempo, raccontando l'antica arte della lavorazione del rame dagli albori sino a tempi più prossimi ai nostri. Una unicità dei lavori in rame di Dipignano, conosciuta in tutto il meridione,per cui andava famosa la cittadina. La memoria "calderaia" di questo paesino calabrese, è ancora viva, anche se ridimensionata nella sua importanza, e qui il grido dell'autore, che non vuole dimenticare e non vuole che si dimentichino queste tradizioni, gli usi, di questo angolo di terra calabra. Ne ha ben donde, sarebbe opportuno leggere questo libro, corredato da numerose foto, che illustrano lavori e uomini di un tempo passato. Tutta l'anima e con essa il sentimento nobile di Franco Michele Greco, viene fuori in questo suo lavoro letterario. Ricordando la figura simbolo della sua memoria e di questa arte antica.Suo padre. Colui che ha segnato con l'esempio, un solco nella vita e nella dimensione dell'autore. Leggetelo, come ho fatto io, questo libro, ve lo consiglio. La memoria, ha una sua dimensione che non possiamo e non dobbiamo perdere, per non ritrovarci un giorno più o meno lontano, vuoti.

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