mercoledì 14 settembre 2011

Napoli è un passaggio obbligato

C'è un filo diretto tra Napoli e la nostra emigrazione meridionale. E' non è un filo sottile, tutt'altro. E' un filo, che tiene insieme da ormai due secoli,tutti gli emigrati meridionali, che hanno preso la via degli oceani per raggiungere le Americhe.Dal porto di Napoli, piroscafi giganteschi hanno imbarcato  miseria e tal volta disperazione; una miseria che questa gente ha portato con se lungo il tragitto verso le terre lontane. Ritornare a Napoli, per presentare il mio nuovo libro "Il naufragio previsto" mi fa pensare proprio a quanto un paio di anni, proprio da napoli e da una televisione regionale lanciai l'idea di poter recuperare e ristrutturare la famosa struttura della 'Maculatella allo scalo marittimo, da dove milioni di emigrati hanno preso il mare, per la loro nuova esprienza in terre lontane. Mi dicevano che c'era un progetto di qualche anno fa per trasformare questa nobile struttura in museo, pur tuttavia penso che ad oggi nulla si è mosso.Ed allora, questa occasione di venerdì a Napoli mi si offre nuovamente per rilanciare questa idea e vedere se il messaggio venga recepito. Ellis Island, a New York, è ancora lì a testimoniare il passaggio di questi emigrati in terra d'America. Ma quello è un porto d'arrivo, meno doloroso di un porto di partenza. Di sicuro.

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